INEDITO "Mental Cage"

Cari Elmers,

Novembre è arrivato, insieme all’adorabile ora solare e il buio totale che avviluppa completamente già dalle 17 del pomeriggio, senza alcuna prospettiva di sollievo prima della nuova primavera. Ed è in questo simpatico quadro da suicidio che speriamo invece nel nostro piccolo di addolcirvi un po’ le sofferenze con una piccola novità: l’uscita di un nuovo inedito, dal titolo Mental Cage!

In questo brano a fare pendant col periodo ci sono dei toni più cupi, più “invernali” rispetto ad altri inediti, complice anche l’influente zampino del nostro bassista metallaro Edoardo nella composizione. Il termine “invernale” non è però da intendersi come sinonimo di “freddo”, perché anzi, la combinazione delle sonorità di basso e chitarra, le morbide note di sax e il timbro caldo della voce impregnano di calore l’intero brano, tanto che nonostante il genere “hard rock” cui nominalmente potrebbe dirsi di appartenere, verrebbe quasi voglia di ascoltarlo in poltrona davanti a un camino.

Passando invece a parlare del contenuto, questo è invece un po’ meno “confortante”: il testo denuncia l’intrappolamento in una vita “piatta”, asciutta, dritta e senza particolari oscillazioni o imprevisti nel bene e nel male, nella quale ci si infila spesso spinti da un ambiente che professa l’estremizzazione di un’etica all’insegna del rigore, dell’impegno e dei doveri a scapito di passioni e piaceri, che finiscono per essere quasi completamente trascurati o addirittura aborriti. Nonostante l’eliminazione e l’assenza di “scomode” situazioni impreviste e/o poco controllabili, ci si sente inesorabilmente incompleti e assaliti dai rimpianti. Di conseguenza, quando cala il buio cala anche la maschera di solidità e si crolla: la presa di consapevolezza di essere incapsulati entro una vita imposta nel rigore e nella regolarità, e dell’attesa di una qualche ricompensa o soddisfazione per gli sforzi e per le rinunce, che però non arriva mai, ci si abbandona alla rabbia e alla frustrazione per questa situazione nella quale ci si sente intrappolati, ingabbiati (di qui il titolo “Mental Cage”).

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Buon ascolto, speriamo vi piaccia!