Nasce a Milano da un padre e una madre, che lo inizia alla musica sin dalla tenera età, iscrivendolo a un corso di chitarra. L’artista interiore lo invita però a coltivare altrove la sua vena artistica.
Si iscrive così in una scuola calcio.
Sfortunato o chissà forse provvidenziale è tuttavia il suo destino: un infortunio lo costringe ad abbandonare il pallone.
Ricomincia dunque con la musica, ma stavolta con il sax.
Si riprende così la rivincita dopo che persino alle medie gli viene negata la possibilità di suonare uno strumento a fiato, il flauto dolce, perché designato a più alto incarico: suonare i piatti.
Invece il Diggi non demorde e lotta, rientrando infine nella pregiata schiera di eletti di una nota scuola di musica milanese che lo seleziona per suonare in Big Band, ensemble di fiati e collaborare col famoso trombettista Giovanni Falzone.
Siamo molto orgogliosi del Diggi, che a sua volta ricambia il suo amore per la band, al punto da invitare a cantare con noi la sua cara amica Ilaria Puller.
Grazie mille Diggi, non dovevi