Mirko Catucci
Sax

"I never felt magic crazy as this..."

Mirko Catucci, in arte… non ne ha, è il sassofonista della band.
Nasce all’età di 73 anni ma, contrariamente allo strano caso di Benjamin Button, continua a invecchiare inesorabilmente.
E anche male.
Unico esemplare ad apprezzare le lezioni di flauto delle medie, vi si cimenta al punto da far parte, in prima liceo, di una cover band dei Queen composta da chitarra, basso, batteria, tastiera, fagotto e appunto... flauto dolce.
Per fortuna dell’umanità, questa esperienza… “per palati raffinati” si conclude al termine del biennio, quando lascia la terra natia, la Puglia, per trasferirsi a Milano.
Tre anni da militare e la facoltà d’ingegneria gli fanno però perdere l’opportunità di suonare, oltre che tanti capelli.
Cioè tutti.
Infatti, dopo una sessione d’esami particolarmente impegnativa, riprende quasi casualmente il suo rapporto con la musica, anche se ballata: per festeggiare la fine degli esami, partecipa alla prima festa che trova, a tema rock ‘n roll anni 50. Quella musica lo riporta evidentemente agli anni della sua gioventù e si diverte al punto da iniziare un corso di ballo. Impara così a ballare boogie woogie, lindy hop, charleston e altre danze jazz, partecipando anche a competizioni di livello nazionale in cui ottiene casualmente discreti risultati.
Entusiasta di ciò, capisce che non può sistemarsi e figliare come tutti i suoi coetanei, ma investe i suoi risparmi nella musica. Anzi, visto che risparmi non ne ha, apre un finanziamento per acquistare uno strumento vero, il sax, e pagarsi delle lezioni di musica.
Il suo approccio alla musica suonata arriva così in tarda età (e non potrebbe essere altrimenti) col sogno di suonare la musica che balla, il jazz. Dopo alcune esperienze in ensemble di fiati e big band, partecipa perfino all’organizzazione di una marching band, dove fonde la passione per la musica con le coreografie marciate ai tempi del militare. Un’esperienza incredibile che però lascerà presto spazio a qualcosa di più grande…
A un corso di musica d’insieme infatti incontra i What The Elm. Il cuore gli batte forte e capisce che non può che assecondare il ritorno di fiamma del suo primo grande amore: la musica… “per palati raffinati”.